Quando Erika ci ha lasciati per tornare al lavoro, il van sembrava improvvisamente più grande e più vuoto. Le risate e la compagnia dei primi 15 giorni erano diventate solo un ricordo dolce, lasciandomi con un senso di solitudine che inizialmente sembrava difficile da superare. Ma non ero veramente solo. Accanto a me, con il suo sguardo affettuoso e la coda scodinzolante, c'era Bonnie, la mia fedele cagnolina.
Bonnie è diventata la mia ombra, seguendomi ovunque andassi. Era come se avesse preso su di sé il compito di proteggermi con un amore silenzioso ma potente. Ogni mattina mi sveglio con il suo muso vicino al mio, pronta a iniziare una nuova giornata di esplorazioni e avventure.
Con Bonnie al mio fianco, la solitudine non e' mai davvero solitudine. Lei, con i suoi occhi dolci e la sua presenza silenziosa, sembra capire ogni mio pensiero, ogni mia emozione.
Ora, dopo un mese di viaggio, mi sento libero come non mai. Vivo con nulla, eppure mi sento ricco oltre ogni immaginazione. La solitudine è diventata il mio rifugio, un luogo dove posso essere veramente me stesso, lontano dalle pressioni e dalle aspettative del mondo esterno. Questo viaggio mi sta insegnato che la vera libertà non è solo una questione di luoghi, ma anche di mentalità. E mentre guardo avanti, so che ci sono ancora tante avventure e tante scoperte che mi aspettano lungo la strada.
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